Trial and error: un approccio datato

In passato l’approccio progettuale era di tipo trial and error: data una necessità o un problema, si interveniva direttamente su di essa per trovare una soluzione, senza avere sensibilità delle conseguenze indirette su altri aspetti o componenti del progetto se non immediatamente evidenti. Si trattava di una procedura empirica: si perveniva ad una soluzione accettabile solo dopo numerose iterazioni di cui non era possibile prevedere a priori l’entità.

Con l’accelerazione del mercato e con la necessità di time-to-market sempre più ridotti, questo approccio non è più risultato efficace. Nelle fasi di concezione, progettazione ed ottimizzazione del prodotto, il Cliente ha oggi la necessità di considerare il sistema nel suo complesso.

Si arriva così al concetto di Modellazione di Sistema (System Modeling), nel quale ogni singola componente del sistema deve essere considerata non solo come entità a se stante. Risulta altrettanto importante anche la sua interazione con tutte le altre componenti del sistema, e questo fin dalle prime fasi di sviluppo.

L’approccio basato sul System Modeling

DOFWARE ha una profonda e referenziata esperienza per quanto riguarda la modellazione di sistemi che coinvolgono molteplici differenti domini fisici. La piattaforma di riferimento adottata è Dymola, basata sul linguaggio standard Modelica. In questo contesto, l’approccio tipico della modellazione di sistema prevede i seguenti step:

  1. Analisi del sistema nel suo complesso;
  2. Individuazione ed isolamento delle singole componenti che possono essere modellate virtualmente attraverso equazioni alle derivate ordinarie, relazioni algebriche e/o algoritmi appositi;
  3. Costruzione di un modello specifico per ogni singola componente: o sfruttando già quanto proposto dalla libreria di Dymola/Modelica, o implementando da zero in linguaggio Modelica modelli matematici idonei alla fisica/logica da trattare;
  4. Assemblaggio del sistema complessivo: attraverso il semplice drag&drop, si mettono in comunicazione i modelli delle singole componenti; la natura multi-fisica del solutore permette di interfacciare senza problemi componenti appartenenti a mondi differenti, realizzando una struttura organica e aderente alla realtà fisica.

Applicazioni

  • avamprogetto: scrittura di modelli di alto livello, finalizzati all’analisi e al confronto di configurazioni preliminari per studi di fattibilità;
  • progetto: creazione di una piattaforma collaborativa sulla quale i domini ingegneristici interagiscono inserendo i modelli di specifica competenza e recuperando i constraint provenienti dagli altri domini;
  • taratura on-design: una volta realizzato il prototipo reale, si esegue una campagna sperimentale di taratura con la quale si verifica che il modello riproduca quanto più fedelmente possibile il comportamento fisico, mettendo in evidenza i margini di errore;
  • condizioni di off-design: sfruttando il modello tarato, il sistema reale viene studiato in configurazioni critiche, imposte ad esempio dalla normativa, dando evidenza di eventuali malfunzionamenti;
  • validazione delle logiche di controllo: il modello tarato permette la validazione degli algoritmi di controllo, anche sviluppati in ambienti differenti;
  • ottimizzazione: mediante l’impiego di opportune strategie matematiche (che spaziano dagli algoritmi gradient-based a quelli evolutivi), vengono individuati i valori ottimali dei parametri di progetto che permettono di minimizzare le funzioni obiettivo identificate dal progettista. Sfruttando l’agilità computazionale dei modelli di sistema, è possibile effettuare preventivamente un’attività DoE (Design of Experiments) per concentrarsi sui parametri più influenti. DOFWARE è in grado di impiegare diversi strumenti appartenenti sia all’ambito commerciale (Dymola®, Isight®, Matlab®) sia all’ambito open-source (Scilab, Dakota, Octave, Python™, OpenModelica);
  • MiL-HiL: mediante tecniche hard real-time, i modelli sviluppati vengono messi in comunicazione fra loro per verificare il rispetto delle funzionalità garantite dal modello teorico. La stessa verifica viene quindi effettuata mettendo in co-simulazione il sistema e l’hardware reale;
  • realtà virtuali: i modelli matematici vengono inseriti all’interno di motori grafici 3D immersivi al fine di riprodurre i comportamenti del mondo reale. Le principali applicazioni ineriscono la realizzazione di strumenti di training del personale tecnico e di sistemi di ispezione/monitoraggio per ambienti ostili.